Psicoterapia
Cognitivo-Comportamentale
Psicoterapia
Cognitivo-Comportamentale
NELLO SPECIFICO
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è una terapia validata empiricamente che ben si adatta al trattamento individuale, di coppia e di gruppo. Essa mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti, al fine di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza emotiva.
La TCC ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una delle più importanti applicazioni pratiche nell’ambito clinico della psicologia cognitiva e si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia e della depressione.
Il modello cognitivo postula che è il modo in cui le persone interpretano certe situazioni, non la situazione in sé, a determinare direttamente ciò che esse provano così che all’origine dei disturbi vi è un modo distorto di pensare che influenza in modo negativo l’umore e il comportamento. L’obiettivo principale è quindi di adeguare al presente i contenuti e i processi cognitivi problematici tramite metodi di intervento diretti sia agli aspetti cognitivi del funzionamento del cliente che agli aspetti emotivi e comportamentali. L'intervento terapeutico è orientato alla comprensione e spiegazione del disagio dove l'obiettivo non è soltanto quello di rimuovere il sintomo, ma di comprenderne la funzionalità all'interno del contesto relazionale in cui si manifesta. Il disagio e i comportamenti sintomatici sono considerati infatti, espressione di momenti in cui il soggetto non riesce più a interpretare e a dare un senso coerente a ciò che avviene dentro e fuori di lui.
La Psicoterapia Cognitiva è caratterizzata dalla breve durata del trattamento, da procedure tecniche strutturate (evidence-based) e da misure affidabili sulla competenza del terapeuta. E' quindi attraverso la comunicazione e più in generale la relazione terapeutica, che si costituiscono e modificano i propri modelli mentali. Il lavoro terapeutico è considerato come un processo di ricerca all'interno del quale paziente e terapeuta svolgono i ruoli distinti e complementari rispettivamente di ricercatore e di supervisore alla ricerca. Il terapeuta si propone di ricercare le modalità attraverso cui il paziente è arrivato a costruire il proprio sistema di significati e di ricostruire la conoscenza che egli ha di sé e del suo modo di relazionarsi con il mondo esterno, per potere lentamente, attraverso i vari elementi che caratterizzano il percorso psicoterapeutico, produrre dei cambiamenti nella struttura del proprio sistema cognitivo.
COME SI SVOLGE UN PERCORSO DI PSICOTERAPIA
L'intervento terapeutico prevede le seguenti fasi di trattamento:
- Seduta conoscitiva ed esplicativa: dopo il primo contatto (telefonico) circa il motivo della consultazione.
- Fase di Assessment: alcune sedute di descrizione e formulazione del problema (colloquio clinico e batteria di test).
- Intervento vero e proprio: terapeuta e paziente iniziano a lavorare sostanzialmente all'identificazione e alla modificazione di specifici comportamenti e cognizioni relativi alle singole circostanze del verificarsi del sintomo.
- Follow-up, conclusione del trattamento e valutazione finale del cambiamento ottenuto.
FESTINA LENTE: DURATA DEL PERCORSO DI PSICOTERAPIA
COGNITIVO - COMPORTAMENTALE
Le sedute individuali durano 60 minuti e la loro frequenza è settimanale (in alcuni casi, bisettimanale). Verso la fine della terapia, la frequenza può essere abbreviata nel tempo fino alla conclusione. Potranno poi seguire delle sedute di richiamo (follow-up) a tre, sei e dodici mesi dalla conclusione del percorso terapeutico, a seconda delle problematiche affrontate e degli accordi presi.
Il percorso di coppia prevede incontri settimanali della durata di 90 minuti. Le tempistiche vengono discusse con il paziente al momento della condivisione del contratto terapeutico e variano a seconda del disturbo e della pervasività delle problematiche del paziente stesso e degli obiettivi terapeutici che si vogliono raggiungere.